Empatia o iperattivazione?
Data pubblicazione
21/07/2025
Indice:
Scopri se stai davvero connettendo con gli altri o se il tuo sistema nervoso è in allerta perenne
Quante volte hai detto (o sentito dire):
"Sono una persona molto empatica, sento tanto le emozioni degli altri."
Se avessi ricevuto un euro ogni volta che ho ascoltato questa frase... a quest’ora sarei nella classifica di Forbes.
Eppure, negli anni ho imparato a farmi una domanda importantissima:
Sei davvero empatica/o o il tuo sistema nervoso è in iperattivazione?
PARTIAMO DALLE ORIGINI:
La parola "empatico" deriva dal termine "empatia", che a sua volta arriva dal greco "ἐμπάθεια" (empátheia), composto da:
"en" (ἐν) = dentro "pathos" (πάθος) = sentimento, emozione, sofferenza.
Quindi, etimologicamente, empatia significa "sentire dentro", ovvero la capacità di percepire, comprendere e condividere le emozioni e gli stati d'animo altrui.
Il termine è stato introdotto nella psicologia moderna solo all'inizio del XX secolo, come traduzione del termine tedesco Einfühlung, che letteralmente significa "sentirsi dentro".
Quando dici che sei empatico, stai letteralmente dicendo che sei bravo a "entrare" nelle emozioni degli altri. Un po' tipo un ninja emotivo.
Essere empatico significa quindi avere la capacità naturale e sana di percepire, comprendere e risuonare con le emozioni degli altri.
È come avere un radar emotivo ben tarato:
-
Non sei indifferente a ciò che accade intorno a te.
-
Senti le emozioni degli altri, ma non ti ci perdi dentro.
-
Riesci a restare in te stessa mentre comprendi l'altro.
L'empatia è una qualità relazionale, uno strumento per connettersi con autenticità, senza necessariamente farsi travolgere.
Una persona empatica sa:
✔ Sentire l'altro
✔ Riconoscere cosa è suo e cosa appartiene all'altro
✔ Rimanere presente senza farsi risucchiare
IPERATTIVAZIONE DEL SISTEMA NERVOSO:
Bene, a questo punto entriamo in un altro film, più da sistema di allarme impazzito.
Quando il sistema nervoso è iperattivato:
-
Sei costantemente in uno stato di allerta (attacco, fuga o blocco)
-
Le emozioni degli altri ti invadono senza filtri
-
Puoi percepire troppi stimoli, troppo velocemente e non riesci a gestirli
Non è empatia. È iper-sensibilizzazione e spesso è il risultato di traumi, stress cronico o confini emotivi deboli.
Chi vive così:
✗ Non riesce a distinguere tra il proprio stato e quello altrui
✗ Tende a somatizzare molto
✗ Si sente spesso sopraffatto e svuotato
LA DIFFERENZA IN PRATICA: EMPATIA vs IPERATTIVAZIONE
Per facilitarti, rispondi a queste domande:
-
Capacità consapevole di sentire e comprendere le emozioni altrui
oppure
stato biologico di allerta e iper-sensibilità agli stimoli?
-
Presenza, confini sani
oppure
fusione con l'altro e confini deboli?
-
Strumento di connessione
oppure
meccanismo di sopravvivenza?
-
Ti arricchisce
oppure
ti esaurisce?
COME DISTINGUERLI VELOCEMENTE?
Se dopo aver aiutato qualcuno ti senti arricchita e stabile, probabilmente stai usando l'empatia.
Se dopo aver ascoltato qualcuno ti senti scarica, ansiosa o con il bisogno di scappare, probabilmente sei in iperattivazione.
PERCHÉ È FONDAMENTALE DISTINGUERE
Se continui a chiamare "empatia" quello che in realtà è un sistema nervoso iperattivato:
-
Non risolvi il problema alla radice
-
Ti convinci che sia una tua "caratteristica" immodificabile
-
Ti esaurisci credendo di dover sempre "sentire tutto"
La vera empatia ti arricchisce. L'iperattivazione ti consuma.
La tua sensibilità può essere il tuo superpotere, ma solo se impari a distinguere tra sentire consapevolmente e assorbire inconsciamente.
Ti sei riconosciuta in queste dinamiche?
Raccontamelo nei commenti o condividi l’articolo con chi pensi abbia bisogno di leggerlo.
E ricorda: il tuo corpo ti parla, le tue emozioni ti guidano ma il cambiamento inizia da te!
Sara
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Data pubblicazione
21/07/2025